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DATORE.
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DATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Dare. Chi o Che da.
Lat. dator. ‒
Esempio: Dant. Conv. 91: Questa letizia non può dare altro che l'utilità, che rimane nel datore per lo dare, e che viene nel ricevitore per lo ricevere. Nel datore adunque dee essere la provvedenza in far sì, che dalla sua parte rimanga l'utilità dell'onestate, che è sopra ogni utilità; e far sì, che al ricevitore vada l'utilità dell'uso della cosa donata.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 277: Diamo allegramente.... L'allegro datore ama Iddio.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 52: Ma se dopo la sentenzia comprò la terra, non è interdetta, se già il datore della sentenzia non ne facesse menzione.
Esempio: Panzier. Tratt. 44: E Cristo risponde:... Pensa come debbo essere da te amato, che sono di tutte queste cose, e di maggiori che tu non puoi essere capace, datore.
Esempio: Tass. Lett. 2, 418: Tu sei dator di pace e di riposo (parla del matrimonio).
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 107: Nè vi sbarcava maestro d'eloquenza, nè indovino datore di buona ventura, nè conducitore e mantenitor di femmine.
Esempio: Dav. Camb. 432: Quando, per trovar riscontro del datore o del pigliatore, s'adopera sensale, corre quest'altra spesa della senseria (qui per Chi dà a cambio).
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 23: Truffator, gabbator, ladri, rattori, Busbi, datori, ed assassin di strada (qui per Uomo manesco).
Definiz: § I. Datore si chiamava nei giuochi con la palla, e più specialmente in quello del Calcio, Colui ch'era destinato per dare alla palla. ‒
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 13: Ne scelgano quattro datori innanzi per ciascuna banda, e prima uno che regga il lato, o vero corno della fossa, e uno quello del muro, e poi gli altri due, che stiano nel mezzo. Dopo questi facciano scelta di datori addietro, i quali ànno a essere tre per banda. Vogliono i datori innanzi essere i più gagliardi, e di maggior persona.
Esempio: E Bard. G. Disc. Calc. C. 6: Nel Calcio diviso, il numero de' giuocatori sia di 27 per parte, da distribuirsi in 5 sconciatori, 7 datori, che quattro innanzi, e tre addietro; e quindici corridori in tre quadriglie; tutti per combattere ne' luoghi ed ordini soliti e consueti del giuoco.
Esempio: Salvin. Descr. Calc. volg. 71: O pur l'agil dator mandala (la palla) allora, Quand'ella è fuora, ove non piace a' primi. Quando da' suoi dator per aria mandasi, Ov'ella scende, là veloci accorrano, Pria che il dator dall'altra parte prendala, E fuor degli steccati ardito caccila. Che se lor venne il lor pensier fallito, E 'l nimico dator presa ha la palla, ec.
Esempio: Fag. Rim. 2, 267: Una partita dopo si trovò Di palloncino, e ognun de' giuocatori Lesto in mano la mestola pigliò. Che belle date mai di quei Signori Si videro, che sempre competevano, Per esser tutti i celebri datori! Dietro alla palla or quà or là correvano, ec.
Definiz: § II. Datore di leggi, o delle leggi, vale quanto Legislatore. ‒
Esempio: S. Antonin. Lett. 167: L'altro [tabernacolo] a Moisè, datore della legge antica, e dottore delle prime nostre scritture, frequentemente esse leggendo, e secondo la dottrina di esse sè dirizzando.
Esempio: Machiav. Disc. 6: Veggendo.... le virtuosissime operazioni che.... sono state operate.... dai re, capitani, cittadini, datori di leggi,... essere più presto ammirate che imitate, ec.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 53: Scritta legge è quella secondo la quale, espressa in scrittura, si governano quegli che sono in una medesima città; e questa spezie di legge aveva appresso i Romani diversi nomi, secondo la diversità de' datori di quelle; i quali erano il principe, il popolo, la plebe, il senato, ed altri che avevano autorità di constituire leggi.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 61: Si fece egli designare datore delle leggi.
Esempio: Pindem. Poes. 260: E qual fu mai Dator di leggi, o di costumi fabbro, Che dell'ossa dell'uomo e della polve Il disprezzo insegnasse?
Definiz: § III. Datore d'ogni bene, di tutti i beni, o simili, dicesi Iddio. ‒
Esempio: Bocc. Filoc. 727: Lietissimo di tanta grazia, quanta il datore di tutti i beni aveva nelle sue parole messa.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 289: E di così ci conceda grazia il Datore di ogni bene.